Politiche per la montagna e Piano di sviluppo rurale

Finalmente si ricomincia a parlare di Politiche per la Montagna! Agricoltura, allevamento, forestazione, artigianato, politica delle Acque e prevenzione del dissesto idrogeologico, produzione di energia, turismo e ricezione alberghiera anche di nuova concezione, enogastronomia, viabilità e sentieristica sono alcuni dei tanti temi da affrontare se si vuole seriamente parlare di Politiche per la Montagna che permettano un’economia sostenibile che crei o mantenga posti di lavoro e quindi residenti nei centri montani.

Finalmente oltre all’attenzione arrivano anche i soldi, tanti soldi! La Regione nelle scorse settimane ha visto approvare dall’Europa il PSR (Piano di sviluppo rurale) finanziato fino al 2020 con oltre 2,4 miliardi di euro di cui, un pacchetto importante, sono finalizzate alle politiche per la montagna! Le scorse settimane nei nostri territori e in Regione abbiamo fatto tanti incontri per cercare di capire progetti, modalità e tempistiche che permettano di accedere a questi finanziamenti.

Per fare le cose al meglio e poter riuscire a canalizzare tutti i soldi possibili, bisogna fare un grande gioco di squadra fra i tantissimi interlocutori: Regione, Aree vaste e Province, Comuni e Unioni Comunali, Ente parco, Romagna Acque, Partiti politici, GAL Romagna, APT, Consorzi, Aziende e privati Cittadini. È necessario mettere tutti attorno a un tavolo per programmare, fare progetti finanziabili e utili e realizzarli: è una bella sfida, ma è un’opportunità unica che non possiamo perdere.

In attesa di questo grande progetto, finalmente sono stati assegnati e stanno arrivando nella nostra provincia complessivamente più di 16 milioni per i danni del nevone del 2012 e per gli interventi di messa in sicurezza di tutti i comuni che hanno subito danni per gli eventi conseguenti all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il nostro territorio nei mesi di febbraio e marzo del 2015. 

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