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Sono 141 i progetti di spettacolo dal vivo che, nel 2019, saranno finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 8 milioni e 831 mila euro.

Un investimento che rafforza il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo che a livello nazionale risulta ai vertici per la qualità, per volume d’affari e per numero di spettacoli e di spettatori.

Nella Provincia di Forlì-Cesena sono stati finanziati 15 progetti con risorse pari a 566 mila euro. Fondi assegnati dalla Regione per progetti di festival, rassegne, coproduzioni liriche, produzione e distribuzione di spettacoli che spaziano dal teatro ragazzi al teatro antico, dalla danza contemporanea alle arti performative, dalla musica rock a quella classica e sinfonica.

Martedì scorso abbiamo approvato in Assemblea legislativa l’assestamento di Bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna. Una manovra che ci permette di investire oltre 60 milioni di euro per welfare, montagna, imprese e sviluppo dei territori. 

Nel dettaglio:

- 18 milioni di euro per tagliare le rette degli asili nido,
- 12 milioni per sostenere le famiglie a pagare l’affitto,
- 10 milioni per le politiche sociali e la sanità,
- 6 milioni per il dissesto idrogeologico,
- 5,7 milioni per le imprese e il lavoro,
- 10,4 milioni per trasporti e mobilità sostenibile,
- 5 milioni per le strade di montagna.

L’Assemblea Legislativa Regionale ha votato all’unanimità un ordine del giorno dei Consiglieri Regionali Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli che impegna la Giunta a prevedere la chiusura dell’inceneritore di Forlì nel prossimo Piano Regionale della Gestione dei Rifiuti.

“La Regione Emilia-Romagna, con la Legge Regionale 16/2015 e con il Piano Regionale Di Gestione dei Rifiuti del maggio 2016” – affermano i Consiglieri PD – “ha fatto propri i principi dell’Economia circolare ponendo al 2020 il raggiungimento di obiettivi anche più ambiziosi di quelli proposti dalla Comunità europea.”

“In base alla particolare condizione di Forlì,” – specificano Zoffoli e Ravaioli – “dove sono presenti due termovalorizzatori siti entrambi in una zona fortemente antropizzata, nel 2016 fu stipulato un accordo Regione-Comune che poneva il limite di 120.000 tonnellate annue di rifiuti solo urbani e provenienti esclusivamente dal territorio regionale.”

“L’avvio nel 2018 della nuova modalità di raccolta dei rifiuti gestita da Alea” – proseguono i Consiglieri – “ha raggiunto in pochi mesi risultati molto importanti nella riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato per abitante, con la previsione di passare dai 300kg del 2018 ai 100 del 2020, che possono porre nel breve futuro il Comune di Forlì in testa ai Comuni più virtuosi d’Europa per minor spreco di risorse.”

“Alla luce delle nuove condizioni che si sono venute a creare” – concludono i Consiglieri forlivesi – “abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna la Giunta a:

rafforzare l’iter per il raggiungimento degli obiettivi individuati dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti attraverso alcune azioni specifiche, che riconoscano anche in termini concreti e tangibili l’impegno dei cittadini e delle amministrazioni virtuose e che incentivino le buone prassi nelle realtà che stanno riorganizzando il proprio sistema di raccolta e gestione dei rifiuti, secondo il principio ispiratore della legge regionale ‘Chi più inquina più paga;

prevedere, nell’ambito del prossimo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, la chiusura dello stabilimento forlivese in base alla valutazione dei risultati di raccolta differenziata ottenuti col nuovo metodo di raccolta;

stipulare un protocollo di intesa con le Istituzioni territoriali Romagnole ed i soggetti gestori del ciclo dei rifiuti, che preveda tempistiche e modalità attraverso le quali garantire il rispetto di questi punti”.

Cari amici e amiche, da questa settimana, ogni sabato mattina, troverete sulla mia pagina Facebook una segnalazione di BANDI ATTIVI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA che possono essere utili per le vostre attività, associazioni, imprese o percorsi formativi e professionali. Spero di fare una cosa gradita.

Se volete scrivere per porre domande o chiarimenti o per approfondire, mandatemi una mail a bandi@paolozoffoli.it e vi risponderò con piacere!

Bandi attivi questa settimana:

AGRICOLTURA: https://bit.ly/2XPBl8g
AMBIENTE: https://bit.ly/2Y1DxV6
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E IMPRESE: https://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti
EUROPA E COOPERAZIONE: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/bandi
PROTEZIONE CIVILE: https://bit.ly/2XRWbnf
TERRITORIO E TURISMO: http://imprese.regione.emilia-romagna.it/…/finanziamenti-ap…

EMENDAMENTO n. 5 al progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021" che ho esposto in Commissione Bilancio stamane.

Dopo l’articolo 33 del progetto di legge, nel Capo IV “Sanità”, è inserito il seguente:
“Art. 33 bis

Inserimento dell’articolo 6 ter della legge regionale n. 9 del 2017

1. Dopo l’articolo 6 bis della legge regionale 1 giugno 2017, n. 9 (Fusione dell'Azienda unità sanitaria locale di Reggio Emilia e dell'Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. Altre disposizioni di adeguamento degli assetti organizzativi in materia sanitaria) è inserito il seguente:

“Art. 6 ter

Promozione della medicina di iniziativa all'interno del Servizio sanitario regionale

1. Il sistema sanitario regionale riconosce e promuove la medicina di iniziativa quale modello assistenziale della sanità moderna finalizzato alla prevenzione e diagnosi precoce delle patologie croniche ed alla conseguente attivazione di interventi mirati al cambiamento degli stili di vita e alla presa in carico integrata e multidisciplinare. A tal fine la medicina di iniziativa opera la stratificazione, da parte della Regione, del rischio degli assistiti e assistibili attraverso l’analisi statistica dei dati gestiti nell’ambito dei diversi archivi del servizio informativo sanitario regionale.

2. La Giunta regionale, con atto di natura regolamentare, reca disposizioni tese a promuovere la diffusione della medicina di iniziativa, nel rispetto dei seguenti criteri:

a) identificazione dei soggetti in condizioni di rischio aumentato per malattie croniche non trasmissibili o che, in assenza di sintomatologia evidente, ne siano già affetti;

b) presa in carico e gestione del paziente, da parte dell’ente del Servizio sanitario regionale territorialmente competente, attraverso l’adozione di modelli e strumenti atti a garantire:

1) interventi personalizzati per la gestione del paziente che tengano conto non solo della condizione clinica, ma anche delle diverse determinanti socio-economiche;

2) definizione di un piano di cura personalizzato volto favorire anche lo sviluppo delle abilità di auto-cura;

3) continuità delle cure durante la transizione tra tutti i livelli di assistenza;

4) una risposta integrata ai bisogni di salute sociali e sanitari;

5) progetti di formazione del team multidisciplinare;

6) sostegno alle attività di formazione e informazione dei pazienti, delle loro famiglie e dei caregiver, anche valorizzandone il ruolo.

3. La Giunta regionale col regolamento di cui al comma 2 disciplina la specifica individuazione dei tipi di dati personali che possono essere trattati, le operazioni eseguibili nonché le misure appropriate e specifiche per tutelare i diritti fondamentali e gli interessi dell'interessato. I trattamenti di dati personali sono effettuati per i motivi di interesse pubblico rilevante di cui alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, articolo 9, paragrafo 2, lettere g) e h).

4. La Giunta regionale trasmette annualmente alla competente Commissione assembleare una relazione sulle azioni di promozione e di sostegno della medicina di iniziativa attuate nel territorio regionale.