Quale futuro per la Sanità?

Non credo ci sia un argomento che stia più a cuore di questo a nessuno di noi. Amministratori o semplici cittadini.

E se ho deciso di accettare la candidatura in Regione una buona spinta è arrivata proprio dalla consapevolezza che per la Sanità,per la nostra Sanità c'è tanto da lavorare, a supporto del territorio e per il bene di tutti.

A partire dall' ASL unica di Romagna. Sono stato, e continuo ad essere, uno dei più grandi sostenitori della gestione unificata: unire le Asl è l'unico modo per realizzare economie che possano essere reinvestite nei servizi, permettendoci di mantenere i buoni livelli di prestazione avuti finora,nonostante i continui tagli che tormentano il settore. Ma non sono e non sarò mai sostenitore di un sistema verticistico in cui le decisioni vengono calate dall'alto e prima che le competenze vengono valorizzati i "pesi politici". La concertazione e la collaborazione sono gli unici strumenti utilizzabili per evitare la fusione a freddo che avvantaggi alcuni territori a scapito di altri. È vero che l'Asl unica deve "omogeneizzare" prestazioni e servizi, ma li deve livellare tutti verso l'altro prendendo e adattando ai territori, per ogni ambito, il sistema migliore di cui disponiamo.

Le parole chiave sono due che sembrano opposte, ma non lo sono affatto: accentramento e localizzazione. Si devono infatti concentrare le eccellenze per le malattie acute e gravi nei poli di specializzazione, in modo da creare centri all'avanguardia in cui pratica quotidiana e conoscenze mediche si perfezionano continuamente. Ma, allo stesso tempo, vanno mantenuti i presidi sul territorio che consentano ai cittadini di trovare, vicino a casa o addirittura nelle proprie case le risposte immediate ad esigenze quotidiane.

In questo senso, quella del candidato Presidente Bonaccini è una grande proposta che sosterrò con tutte le mie forze: via le liste d'attesa , aprendo gli ambulatori anche nei giorni tradizionali di chiusura (come il sabato e la domenica) La Sanità del futuro è fatta così,con le persone che si curano il più possibile a casa e nel territorio, ma che sanno di poter accedere a centri di assoluta eccellenza in caso di bisogni più gravi. Per questa Sanità sono pronto a battermi e a spendere tutte le mie energie come già ho fatto in passato. Senza sconti e senza mezze misure.