Dichiarazioni

E’ ormai iniziato l’anno scolastico e ancora non si è fatta chiarezza sulla questione dei vaccini.

Ogni giorno la Ministra della Salute Grillo cambia le carte in tavola mandando in subbuglio addetti ai lavori del sistema scolastico, operatori sanitari e genitori.

L’ultima novità è quella di mantenere l’obbligo dei vaccini per il morbillo ma non per l’esavalente. Prevenire il morbillo è importante ma perché non si devono prevenire tutte le altre malattie infettive? Spero non serva una nuova epidemia per attivarsi!!

E’ giusto che ci sia libertà di scelta ma questa libertà non deve trasformarsi in irresponsabilità.

Il Ministro della Salute dovrebbe raccogliere le istanze dei cittadini, fare sintesi e poi indicare una linea chiara da seguire e non lasciare le famiglie allo sbando e le istituzioni nell'impossibilità di far fronte alle nuove norme.

In allegato Le dichiarazioni dell'Assessore regionale Sergio Venturi

I consiglieri regionali Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli intervengono in merito al futuro dell’aeroporto di Forlì. 

“Continua il nostro impegno in sede istituzionale” – affermano i consiglieri forlivesi – “per sostenere una soluzione positiva alla nuova fase della vicenda dell’aeroporto Ridolfi dopo la revoca da parte di Enac della concessione ad Air Romagna di Halcombe”. 

“Apprezziamo e condividiamo le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Raffaele Donini“ – proseguono Ravaioli e Zoffoli – “sulla possibilità di rilancio della pista di Forlì nell’ottica di un sistema infrastrutturale regionale, superando logiche municipalistiche, fuori luogo in un contesto strategico per lo sviluppo economico come quello dei trasporti.” 

“Le manifestazioni di interesse da parte dell’imprenditoria e del mondo economico locale e delle istituzioni regionali, le opportunità offerte dall’avvio di un progetto ambizioso come l’area vasta ‘Destinazione turistica Romagna’ e dalle politiche di attrattività e sviluppo regionali” – concludono i consiglieri – “devono rappresentare lo stimolo, non il freno, per ripensare ad un sistema integrato regionale. Valorizzare a pieno le caratteristiche tecnologiche e gli investimenti significativi realizzati in tempi recenti sull’aeroporto forlivese può arricchire l’offerta di servizi soprattutto verso l’estero, creare sinergie positive con le infrastrutture portuali e ferroviarie del territorio romagnolo e aiutare a superare alcune criticità strutturali delle altre piste regionali.”

Bene la firma delle Linee guida ma c’è ancora tanto da fare. Sarà presentata un’interrogazione in Regione per conoscere la situazione della patologia e della risposta sanitaria nel nostro territorio.

Il linfedema, come da definizione dell’OMS, è una patologia cronica, progressiva e invalidante. La principale caratteristica del linfedema è il rallentamento della circolazione linfatica agli arti di solito inferiori ma anche superiori, con accumulo di linfa e aumento del volume dell’arto colpito.

In occasione della Giornata nazionale del linfedema abbiamo voluto confrontarci con i rappresentanti regionali dell’Associazione SOS Linfedema Onlus, Chiara Buldrini, referente regionale, e Cristina Massa, rappresentante del coordinamento regionale. Abbiamo fortemente voluto l’incontro di oggi per testimoniare, anche in questa giornata, la nostra attenzione sul tema delle “malattie rare” in generale e per conoscere meglio il lavoro svolto dall’Associazione in favore di tutte le persone che soffrono di linfedema.

SOS Linfedema onlus è la più importante associazione nazionale che si occupa di Linfologia in maniera globale unendo Associazioni di pazienti, Medici Linfologi, Fisioterapisti e Aziende del settore.

Il linfedema è una patologia che colpisce all’incirca 2,5 milioni di italiani e registra 40 mila nuovi casi all’anno. È una malattia rara e con conseguenze pesanti e invalidanti. A settembre la firma delle “Linee guida” approvate dalla Conferenza Stato – Regioni è stato un grande passo avanti che di fatto significa il riconoscimento ufficiale della patologia da parte del Ministero, con tutto ciò che ne consegue, dai passaggi diagnostici, alle indicazioni sui percorsi terapeutici. È stata una battaglia vinta grazie alla tenacia di tanti: malati, familiari, associazione, medici. In occasione di questa ricorrenza, insieme alla collega Marcella Zappaterra, intendiamo rivolgere nei prossimi giorni una interrogazione alla Giunta con cui chiediamo di avere una serie di informazioni sullo stato della diffusione della patologia nella nostra regione e sulla presenza di centri dedicati alla cura, una questione che l’associazione ha rilevato come critica. C’è ancora tanto da fare per alleviare le sofferenze di chi di linfedema soffre, aiutare le famiglie nella migliore gestione della quotidianità e dare supporto agli operatori. Insieme possiamo farcela.

Rispetto alla “Crisi ospedaliera” che sta riempiendo le pagine dei giornali e le conversazioni di tanti, vorrei dire anch'io la mia per fare conoscere la reale situazione e anche perché, in tanti, mi stanno tirando per la giacca… Che in certi periodi dell’anno ci siano problemi di disponibilità di posti letto per i ricoveri da pronto soccorso, è un problema noto. 

Di norma esiste un equilibrio tra ricoveri urgenti e programmati, ma, in specifici periodi dell'anno, a causa della stagionalità di alcune patologie e delle variazioni climatiche, possono verificarsi, e si verificano, picchi anomali di accessi al Pronto soccorso, che necessitano di ricovero urgente. In questi casi, come in tutti gli ospedali, la risposta organizzativa che viene fornita al fenomeno consiste nella riduzione, o nel blocco, dei ricoveri programmati in quanto procrastinabili), al fine di garantire i ricoveri urgenti. Si tratta però, in ogni caso, di fenomeni temporanei e di provvedimenti contingenti.

È altresì vero che se Forlì, come prevede la riorganizzazione ospedaliera, implementerà la vocazione chirurgica, dovrà avere una disponibilità ancora maggiore di posti letto per i ricoveri inerenti. In questi mesi ci si è mossi, io personalmente ho fatto diversi incontri su questo, per affrontare i problemi “periodici” legati alla stagionalità e quelli “strutturali” dovuto a una dotazione di posti letto sottodimensionata rispetto ai bisogni attuali e futuri. Per quello che riguarda i problemi legati ai ricoveri “strutturali” concordo perfettamente con la proposta fatta dalla Direzione dell’AUSL di aumentare di 30 posti letto la dotazione del Morgagni, penalizzata più del dovuto ai tempi del piano di rientro. Detto questo, ritengo che si debba archiviare velocemente questo problema, che non riduce la qualità, ma la potenzialità del sistema, dopo averlo velocemente risolto, perché ben altre sono le sfide che nei prossimi mesi saremo chiamati ad affrontare e a vincere per mantenere e, se possibile, implementare la qualità e la sostenibilità della nostra Sanità! 

Solo pochi titoli per richiamarli alla mente di tutti e sui quali io, in qualità di Presidente della Commissione Regionale Salute, sto lavorando quotidianamente:

- determinazione e velocità nell'affrontare i problemi, cercando il massimo consenso possibile, con la massima trasparenza e correttezza della comunicazione;

- spesa farmaceutica che tenga conto della sostenibilità e della funzionalità del servizio;

- Riorganizzazione del Pronto soccorso sia relativamente alle strutture. che all'organizzazione;

- Realizzazione veloce degli investimenti promessi, sia in strutture che in tecnologie all'avanguardia;

- Stabilizzazione del personale precario nei vari ruoli, per valorizzare le professionalità, formate in questi anni, nei posti in pianta organica;

- Indizione di Concorsi tempestivi e valorizzanti il merito per i Primariati ritenuti necessari nella programmazione degli organici funzionali al sistema;

- Predisposizione e realizzazione di un Riordino Ospedaliero Romagnolo, che contenga anche il nuovo Ospedale di Cesena, che sia condiviso da tutti, che non tenga conto dei campanili, ma della funzionalità del “Sistema Romagna”;

- Programmazione e realizzazione della Rete Oncologica Romagnola, in grado di creare una forte sinergia fra IRSST e AUSL e di continuare a valorizzare i tanti Privati Non Profit funzionali al sistema;

- Predisporre e realizzare un PAL (Programma Attuativo Locale) che continui a sviluppare quei Servizi Territoriali che agiscono sulla Prevenzione e sulla Presa in Carico, indispensabili, in una Società che invecchia, per la qualità della vita e la sostenibilità del Sistema.

Questi sono alcuni fra i grandi temi che stiamo affrontando e che qualificheranno la nostra Sanità dei prossimi anni. Secondo me nell’AUSL Unica di Romagna ci sono le potenzialità per svilupparli al meglio. Dobbiamo tutti, in base al ruolo che occupiamo, impegnarci al meglio, senza interessi di parte, per realizzarli. 

PAOLO ZOFFOLI


Il mio comunicato sul tema #OspedaleForlì pubblicato dai giornali e dalle agenzie di stampa... 

Foto: Il Resto del Carlino, Agenzia Dire e Corriere di Romagna 

Link ForliToday: http://www.forlitoday.it/politica/crisi-all-osped...


Pochi giorni fa il Governo ha stanziato circa 800 milioni di euro vincolati per l'attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Si tratta di una misura strutturale ed attraverso un meccanismo di aggiornamento, le regioni, all'interno del Sistema sanitario nazionale, potranno aumentare le risorse. Tra le principali novità introdotte nella sanità pubblica italiana con i nuovi Lea rientra una ridefinizione e l'aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e di quelle croniche e invalidanti. Inoltre arriva un nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, aggiornato per l'ultima volta nel 1996. Questo nuovo nomenclatore introduce tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che etereologa. Fino ad oggi erano erogate solo in regime di ricovero.

Inoltre è profondamente rivisto l'elenco delle prestazioni di genetica e viene inserita la consulenza genetica. Per quanto concerne i vaccini, entrano nei Lea l'anti-papillomavirus e l'anti-pneumococco. Tra le malattie croniche è ora inclusa l'endometriosi, che in Italia colpisce circa 3 milioni di persone e la celiachia.
Si rinnova anche il nomenclatore dell'assistenza protesica, che prevede fra le altre cose gli arti artificiali a tecnologia avanzata. Per quanto riguarda la revisione dell'elenco delle malattie rare, è previsto l'inserimento di oltre 110 nuove malattie, ad esempio la sarcoidiosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. Con la revisione dell'elenco delle malattie croniche vengono introdotte 6 nuove patologie tra cui quelle renali e l'osteomielite cronica.

Nel testo definitivo del Ministero della Salute si fa riferimento esplicito anche all’autismo, così come era stato fortemente richiesto dalle associazioni, e si rimanda ai contenuti della legge 134/2015 per il trattamento dei servizi relativi a questo disturbo. Questo è un altro importante passo in avanti che si è compiuto per sostenere coloro che sono affetti da autismo e le loro famiglie, un passo in avanti che pone il nostro Paese all’avanguardia in Europa nella tutela delle persone con disturbo dello spettro autistico.

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, al termine di una riunione della Conferenza Stato-Regioni ha giustamente sottolineato come con l’approvazione dei nuovi LEA “abbiamo alzato l’asticella della tutela della salute dei cittadini”.